Il Parco archeologico di Baratti e Populonia, esteso sulle pendici del promontorio di Piombino e sul golfo di Baratti, conserva i monumenti archeologici della città di Populonia. Le tracce monumentali della città e delle necropoli, con i resti di minerale e di scorie ferrose che brillano lungo i percorsi, sono il segno tangibile dell’importanza di questo centro in età etrusca e romana, fino alla sua trasformazione finale nel medioevo. Questa storia di paesaggi, tanto diversi quanto uniti da un filo comune, si può ripercorrere attraverso gli itinerari del Parco che permettono di attraversare tanti aspetti della antica civiltà di Populonia all’interno di un ambiente naturale di straordinaria bellezza.
Cosa visitare:
Necropoli di San Cerbone: la visita consente di ammirare le tombe etrusche monumentali più antiche di Populonia (VII-V secolo a.C.), tra cui la grande Tomba dei Carri.
Necropoli delle Grotte: la visita conduce alle cave e alle tombe a camera etrusche (IV secolo a.C.) scavate nella roccia.
Acropoli di Populonia: il cuore dell‘antica città di Populonia con abitazioni, templi, terme e strade basolate. In questa zona si possono anche osservare le tracce della fondazione della città.
Monastero di San Quirico: il Medioevo di Populonia si svela attraverso i resti del monastero benedettino di San Quirico, nascosto tra i boschi.
Il Centro di archeologia sperimentale “Davide Mancini“: nella parte bassa del Parco si trova il centro di Archeologia Sperimentale, con la fedele ricostruzione di una capanna dell’età del bronzo. I visitatori del Parco, guidati da esperti, possono sperimentare personalmente le tecniche di lavorazione dell’antichità. Per le scolaresche e i gruppi sono organizzati laboratori articolati che affrontano differenti temi della produzione e della vita quotidiana.